Le apparizioni di Guadalupe

La famosa apparizione della Vergine di Guadalupe (1531) risale agli albori della scoperta dell’America. La Madonna apparsa, in Messico, sulla collina dei Tepeac a San Juan Diego Cuauhtlatoatzin, un indio convertito alla  Chiesa Cattolica e iscritto nell’albo dei santi del 2002. il nome di Guadalupe sarebbe stato dettato dalla Madonna stessa a Juan Diego. Alcuni hanno ipotizzato che sia la trascrizione in spagnolo dell’espressione azteca Coatlazopeuh, “Colei che schiaccia il serpente“. La Madre Celeste invitò l’indio a fare richiesta al vescovo per costruire una chiesetta in quel luogo. Juan Diego fece la richiesta, ma il vescovo chiese un segno per discernere se quella fosse o no la volontà di Dio. In un’altra apparizione il Santo manifestò alla Signora la richiesta del vescovo, ed Ella rispose: “Sali sulla cima. Vi troverai rose di Castiglia e molti fiori. Coglili e portameli qui”. Juan Diego obbedì prontamente. Sul Tepeyac trovò infatti molti fiori belli e profumati, sbocciati fuori stagione tra le rocce e i cespugli. Li raccolse, li collocò nella sua “tilma”, un tipo di mantello utilizzato dagli Aztechi, e li portò alal Madonna che li prese in mano e li ricollocò sul mantello. Disse quindi al suo confidente: “Piccino mio, questa varietà di fiori è il segno che porterai al vescovo. Da parte mia gli dirai che vada in essi l’espressione della mia volontà. Tu sarai il mio messaggero. Mi fido di te. Ti raccomando di aprire il tuo mantello soltanto alla sua presenza per mostrargli quello che porti“. Raggiante di gioia, si recò subito al palazzo del vescovo. Questi, appena ne fu avvertito, ricevette il veggente, il quale, con molta umiltà fece una minuta descrizione di quello che aveva fatto per ordine della Madre di Dio. Aprì quindi il mantello, e i fiori freschi e profumati caddero a terra. Ma sul manto rimase miracolosamente impressa l’immagine di Maria Santissima come ancora si conserva e si venera nel santuario di Tepeyac, chiamato Guadalupe-Hidalgo. Meravigliato, il vescovo si inginocchiò dinanzi all’immagine, e capì che quello era un messaggio divino. Nel 1981 il mantello di Juan Diego fu studiato da Philips S. Challahan, ingegnere della NASA, che circa l’immagine dovette onestamente dichiarare che “risulta inesplicabile per l’attuale stato di scienza”.

(dal Messalino “La mia Messa: La Messa di ogni giorno”, Anno X Vol. IV, Frigento (AV), Casa Mariana Editrice, 2016, cit., pp. 375-377)