Walldurn, 1330

Questa settimana vi presentiamo un miracolo eucaristico avvenuto in Germania grazie al quale il Signore vuole ammonire i suoi ministri che ‘maneggiano’ e ‘fanno maneggiare’ i sacri calici con troppo superficialità dimenticando che lì vi è Nostro Signore al quale si deve il massimo rispetto, la massima attenzione e che solo le mani consacrate possono toccare.

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Mentre il sacerdote Heinrich Otto stava celebrando la Santa Messa, per sbaglio rovesciò il calice con dentro le specie del vino consacrato che si trasformò in Sangue. Immediatamente si formò sul corporale un’immagine di Cristo crocifisso, di colore rosso contornato da undici teste uguali di Cristo coronato di spine. Il sacerdote non ebbe il coraggio di rivelare il Miracolo e per molti anni nascose il corporale sotto l’altare. Fu solo quando si trovò in punto di morte, che in confessione raccontò quanto accaduto al sacerdote a cui consegnò il corporale. Sin dall’inizio, la Reliquia del corporale fu molto venerata, ad essa si attribuirono molte guarigioni e conversioni miracolose. Papa Eugenio IV confermò il Miracolo nel 1445 a cui concesse alcune indulgenze. Il Prodigio divenne famoso in tutta Europa e attraverso i secoli fu raffigurato da molti artisti. L’attuale Basilica fu costruita tra il 1698 e il 1728 da Franz Lothar von Schönborn, Arcivescovo di Mainz. Nel 1962, Papa Giovanni XXIII la elevò a Basilica Minore. Dal 1938 i monaci agostiniani guidano la Basilica. La Reliquia del corporale insanguinato si conserva ancora oggi presso l’altare laterale della Basilica Minore di San Giorgio a Walldürn. Ogni anno, parecchie migliaia di pellegrini si recano in pellegrinaggio a Walldürn per venerare la Sacra Reliquia.