Un cardinale tutto carità – San Carlo Borromeo

San Carlo Borromeo (1538-1584) nacque nella Rocca dei Borromeo, secondo figlio del conte Gilberto. Secondo l’uso delle famiglie nobili fu tonsurato a dodici anni, ma il giovane Borromeo prese la cosa sul serio. Studente a Pavia, diede subito prova di un’eccellente intelligenza, laureandosi nei diritti canonico e civile. Chiamato a Roma, venne nominato cardinale a soli 23 anni. A 25 anni venne consacrato Vescovo di Milano. Questo sarà il campo della sua formidabile ed instancabile azione apostolica. A causa dei suoi lavori in difesa dei diritti della Chiesa, una volta gli spararono mentre pregava nella sua cappella, da qualcuno che non accettava affatto le riforme che il santo Vescovo introduceva nella sua diocesi. Per una speciale protezione divina, però, la pallottola non lo colpì, lasciando tuttavia un bel foro nella cappamagna cardinalizia: per il Vescovo di Milano questo foro fu la più bella delle decorazioni! La stessa cappa, poi, durante la peste del 1576, diventò coperta per i malati, che il Cardinale Arcivescovo assistette personalmente. In questa occasione, l’Arcivescovo manifestò tutta la sua energia e la sue inesauribile carità. In mancanza di autorità locali, organizzò il servizio sanitario, fondò e rinnovò gli ospedali, cercò denaro e vettovaglie, decretò misure preventive. Ma soprattutto provvide ad assicurare il soccorso spirituale, l’assistenza ai malati, il seppellimento dei morti, l’amministrazione dei Sacramenti agli abitanti confinati nelle loro case a motivo delle misure previdenziali. Era un vero padre e un vero pastore. Tutta la sua vita fu prova di amore ai poveri e ai dimenticati a cui, morendo, lasciò i suoi beni.

Proposito: pregare 10 Gloria in onore di San Carlo Borromeo

(dal Messalino “La mia Messa: La Messa di ogni giorno”, Anno X Vol. IV, Frigento (AV), Casa Mariana Editrice, 2016, cit., pp. 193-194)