Un lupo mutato in agnello – Sant’Andrea

Sant’Andrea (†1374) era della nobile famiglia dei Corsini di Firenze. Prima di nascere, sua madre, Pellegrina, lo aveva consacrato alla Vergine, perché turbata da un sogno nel quale le sembrava di aver dato alla luce un lupo, che poi, entrato in chiesa, si era cambiato in agnello. Il fatto fu conforme al sogno, perché il giovane Corsini, cresciuto negli anni, quantunque allevato con sentimenti cristiani, si dette, spinto da cattivi compagni, alla vita oziosa e viziosa dei libertina. La povera madre piangeva e pregava; rimproverava il figlio e lo esortava a darsi ad una vita migliore, ma invano. Avvenne una vola che, tornando una sera tardi da una casa di gioco, la madre tra lacrime e sospiri gli disse: “Non mi ingannai quando sognai di aver partorito non un uomo, ma un lupo… tale sei tu! Ma sappi che tu sei consacrato alla Madonna e che il lupo sognato da me, entrando in una chiesa, si cambiò in un agnello: quando tornerai a migliori costumi?”. Il giovane colpito dalle parole della madre, non rispose. Entrando nella sua camera per riposare, non poté chiudere occhio, sempre pensando a quanto gli aveva detto la madre. Il giorno dopo, di buon mattino uscì, andò alla chiesa dei Carmelitani e corse subito all’altare di Maria, dove, inginocchiandosi, si sentì computo e tutto mutato. Andò dunque da un carmelitano e si confessò. Quel giovane fiorentino così dissipato si convertì talmente che, sotto lo sguardo amoroso e vigilante della Madre celeste, divenne un grande santo. Come sono preziose le preghiere delle mamme.

Proposito: Praticare la devozione dei Primi cinque sabati del mese, e farla conoscere agli altri.

(dal Messalino “La mia Messa: La Messa di ogni giorno”, Anno XII Vol. I, Frigento (AV), Casa Mariana Editrice, 2017, cit., p. 53-54)