Uno sciacallo nel pollaio – Beato Charles de Foucauld

Quando fratel Charles de Foucauld (1858-1916) prestava servizio presso il convento delle Clarisse a Nazareth, avvenne che le suore lo incaricarono di vigilare, lungo la notte, vicino al pollaio, poichè uno sciacallo, da qualche tempo, vi penetrava facendo strage di galline. A tal scopo le monache pregarono un vicino di prestare al Beato un fucile. Il vicino venne con l’arma e, visto quel servo cencioso e malandato, scuotendo la testa, gli si sedette vicino per spiegargli il funzionamento del fucile. La lezione durò un paio d’ore e il vicino espose il tutto come se stesse parlando con un bambino o con un sempliciotto che non sapesse nemmeno cosa fosse una schioppettata. Charles de Foucauld, che aveva fatto due scuole militari, era stato ufficiale, aveva combattuto in Algeria e aveva esplorito il Marocco, gli lasciò la soddisfazione di somministrargli tutte quelle istruzioni, accentandone anche tutto il sarcasmo. Poi all’imbrunire si pose in agguato dietro un olivo, proprio come gli era stato indicato. Aspettò qualche ora, senza veder neppur l’orma di uno sciacallo, quindi depose il fucile sulle ginocchia e per il resto della notte recitò il Santo Rosario. All’alba, quando rientrò al convento delle Clarisse, apprese che lo sciacallo aveva fatto regolarmente al pollaio. Tutta Nazareth rise alle sue spalle, ma lui invece era contento, poichè era convito che le umiliazioni fanno somigliare a Gesù.

Proposito: Accettare serenemante le umiliazioni di questo giorno, pensando a quanto si è umiliato il Verbo di Dio, facendosi uomo.

(dal Messalino “La mia Messa: La Messa di ogni giorno”, Anno X Vol. IV, Frigento (AV), Casa Mariana Editrice, 2016, cit., pp. 321-322)