Memorie storiche della Parrocchia S. M. della Misericordia – Sac. C. Massaccesi

MEMORIE STORICHE
di tutte le Chiese, Monasteri, Confraternite e Ospedali
del territorio di Osimo, disposte secondo l’ordine
alfabetico dei loro titolari, raccolte e ordinate dal
Sac. Cesare Massaccesi

OSIMO
TIP. G. SCARPONI
1937

   Maria della Misericordia

PARROCCHIA. — La Chiesa Parrocchiale di S. Maria della Misericordia ha giurisdizione sul Borgo S. Giacomo di Osimo e campagna circostante; la Chiesa sorge fuori dell’abitato, ad Ovest della città.

      In questa località fin dai tempi antichi si giustiziavano i malfattori ed i banditi, i quali erano poi ivi sotterrati come bestie, senza cassa, né alcun segno di riconoscimento.

      I Confratelli di S. Giovanni Decollato o della Morte, mossi a compassione del modo inumano con cui venivano inumati i corpi di tali malfattori e banditi, costruirono a loro spese una Cappelletta con una sepoltura per essi; e sopra un rozzo altarino collocarono un’Immagine della SS. Vergine, detta poi la Madonna della Giustizia, nome preso dal posto, dove era sotto tale forma esercitata l’umana giustizia.

      È da sapere che in uno degli altari della chiesa antica di S. Maria del Mercato o di Piazza, si venerava già un’ Immagine della Madonna di S. Maria della Misericordia. Ciò risulta dagli Atti della S. Visita del Card. A. Gallo fatta nell’agosto 1592 alla chiesa stessa: infatti, a proposito di detto Altare si trova che:

« visitavit altare S. Maria; Misericordia de jurepatronatus laicorum, cuius rector est D. Germanus Polidorus ».

      Avvenuta la Canonizzazione di S. Filippo Neri nel 1622, I’ Immagine fu sostituita con una statua di S. Filippo Neri, e il quadro della Vergine fu posto ai piedi di una scala con corridoio.

      Intanto l’altra Immagine della Madonna posta nella Cappella della Giustizia, sia per 1′ umidità, sia per la poca cura, era ridotta in condizioni deplorevoli. Fu allora che un Confratello della Morte potè ottenere 1′ immagine della Madonna della Misericordia già posta in S. Maria del Mercato e farla trasportare nella Cappella della Giustizia; ciò accadde circa il 1635, come si legge in un manoscritto antico della Biblioteca dei Filippini di Osimo. (Il Cecconi dice che 1′ Immagine deila Madonna fu trasportata al Borgo nel 1620, ma non corrisponde l’anno, perchè il culto a S. Filippo Neri divenne popolare solo dopo la Canonizzazione di questo Santo avvenuta nel 1622).

      Ma torniamo a noi. Posta la Sacra Immagine nella Cappella dei Giustiziali, incominciò a ridestarsi verso di essa la venerazione dei fedeli, che accorsero numerosi anche da lontano a impetrar grazie. La V’ergine Santissima non restò sorda alle preghiere dei devoti i quali furono consolati da Lei con strepitosi prodigi, come consta dal processo fatto sotto il Cardinale Bichi e della Relazione ad Limino, inviata alla Sacra Congregazione del Concilio nei 1664.

      Essendosi raccolte abbondanti elemosine, bastevoli per costruire una nuova chiesa, il Cardinale Antonio Bichi Vescovo di Osiino (1656-1691) ed i confratelli della Compagnia della Morte, patrona della Cappelletta della Madonna dei giustiziati, idearono di atterrare la suddetta Cappelletta e di fabbricare una bella Chiesa in qnore della Madonna della Misericordia. Infatti il 22 maggio 1662 il suddetto Cardinale gettò la prima pietra in cui furono incise le seguenti parole:

« Deipara; Virgini Misericordia; parenti, miraculorum Opifici Antonius Cardinalis Bichius Episcopus Auximanus lapidem posuit Anno Domini MDCLXII ».

      La nuova Chiesa che sorse in brevissimo tempo, fu costruita su disegno dell’ingegnere Antonio Maria Sinibaldi patrizio osimano. Era appena terminata, quando nella notte del 28 al 29 novembre 1663 cadde la cupola, tirando seco il tetto e parte dei muri e seppellendo sotto le macerie l’Immagine che però rimase illesa miracolosamente.

      La Chiesa fu rifabbricata quasi del tutto, ed in questo tempo 1′ immagine della Madonna della Misericordia fu provvisoriamente posta in venerazione nella Chiesa di S. Maria di Piazza.

      Dal Libro delle Riformanze de! 1670 sappiamo che il 7 giugno 1670 il Consiglio di Osimo trasferì presso la Chiesa della Misericordia le fiere del 4 agosto e del 16 agosto che prima si tenevano rispettivamente a S. Domenico del Padiglione ed a S. Sabino : e tale uso durò fino a circa il 1860, epoca in cui furono trasportate in città.

      La Chiesa della Madonna della Misericordia fu eretta a Parrocchia dal Cardinale Orazio Filippo Spada nell’anno 1718, che smembrò a tal fine la Parrocchia del Duomo.

      L’immagine della Madonna della Misericordia fu coronata 1’8 settembre 1720 dal suddetto Card. Spada, con corona d’oro inviata dal Capitolo Vaticano; e ciò si ottenne per opera ed interessamento di Raniero Simonetti, allora Canonico di S. Pietro in Vaticano e poi Cardinale e Vescovo di Viterbo. Per tale ricorrenza la Immagine da incoronarsi fu trasportata nella chiesa di S. Francesco di Osimo.

      Ora la Parrocchia è retta dai Padri Minori Osservanti, che si trasferirono qui dopo la soppressione del 1861. e precisamente neh’ anno 1866.

      La chiesa è a croce greca con tre altari, di cui il Maggiore, è dinanzi alla venerata Effigie incoronata: è di buoni marmi, costruito su disegno dell’ Ing. Costantino Costantini di Osimo. L’ altare laterale, a destra entrando, è dedicato alla Madonna Addolorata, e I’ altro dirimpetto a S. Antonio di Padova.

      Il fonte Battesimale fu costruito nel 1922 per opera del Parroco P. Anatolio Bramucci di Montesanvito. L’ attuale Parroco P. Bernardino Amagliani ha provveduto a far restaurare e riccamente decorare a olio tutta la Chiesa dandone commissione al pittore osimano Tommaso Gentili.