Santarem, 1247

Questa settimana ci spostiamo in Portogallo, precisamente a Santarem. Il miracolo di cui vogliamo parlavi è accaduto nel 1247 a causa di un oltraggio commesso da una donna accecata dalla gelosia e malconsigliata da una fattucchiera, serva del diavolo.

Il miracolo di Santarem è, con quello di Lanciano, tra i più conosciuti al mondo.

Il 16 febbraio 1266, a Santarem, una giovane donna, in preda della gelosia accecante verso il marito, si rivolse ad una fattucchiera che le suggerì di andare in chiesa e di rubare un’Ostia consacrata per farne un filtro d’amore. La donna rubò la particola e la nascose in un panno di lino che si macchiò immediatamente di Sangue. La donna, terrorizzata, corse a casa per vedere cosa fosse accaduto nel fazzoletto. Con grande meraviglia si rese conto che del Sangue sgorgava dall’Ostia. Non sapendo cosa fare, la mise in un cassetto della sua camera. Per tutta la notte la particola sprigionò un’intesa luce che illuminava la stanza destando, inesorabilmente, l’attenzione del marito al quale la donna fu costretta a raccontare la verità.
Il giorno successivo i due sposi avvertirono immediatamente il Parroco che, con grande devozione e accompagnato da molti religiosi e laici, portò in solenne processione la reliquia nella Chiesa parrocchiale di Santo Stefano. Per tre giorni consecutivi l’ostia continuò ad emanare sangue, poi l’ostia fu messa in un magnifico reliquiario di cera d’api.

Nel 1340, un sacerdote aprì il tabernacolo e trovò il vaso di cera frantumato: al suo posto ve ne era uno di cristallo con dentro il Sangue dell’Ostia mescolato a cera. Oggi la sacra particola, protagonista di due miracoli, è conservata in un Trono Eucaristico del XVIII secolo, sopra l’altare maggiore.

Le reliquie di questo miracolo sono ancora custodite nella chiesa di Santo Stefano , detta Santuario del Santo Miracolo, dal 1684, la casa dei due sposi è diventata un cappella.
Diversi Papi hanno concesso indulgenze plenarie: Pio IV, San Pio V, Pio VI e Papa Gregorio XIV.

Successivamente, l’Ostia ha stillato Sangue in varie occasione e vi sono state viste apparire varie immagini di Nostro Signore Gesù Cristo. Tra i testimoni vi sono anche San Francesco Saverio, che visitò il Santuario prima di partire per la missione nelle Indie. Tutti gli anni, nella seconda domenica di aprile, la preziosa Reliquia viene portata in processione dalla casa degli sposi al Santuario.

Ciò sia di avvertimento a tutti quelli che offendono ogni giorno Nostro Signore consultando fattucchieri, oroscopi, astrologia e pratiche di divinazione simili, condannate da sempre dalla Chiesa (CCC. 2116-2117), costituendo gravi peccati mortali contro il primo comandamento, che devono essere confessati il prima possibile, senza prendere la comunione prima, altrimenti, si commetterebbero gravi sacrilegi. Il Signore ci ha mandato grandi religiosi a ricordarci di questi insegnamenti, come non ricordare i due grandi esorcisti del nostro secolo: Padre Matteo la Grua e Padre Gabriele Amorth? Che hanno speso la loro vita a combattere il Male per il bene di tante anime e che non perdevano occasione a mettere in allerta dei grandi pericoli che incorrono le nostre anime, e le anime dei nostri figli, che troppo spesso vengono lasciati soli davanti al PC, dove è estremamente facile incappare in portali dell’occulto. E come non ricordare i loro insegnamenti, riguardo le armi di difesa che abbiamo? Le quali sono sempre le stesse, dette e ripetute dai tutti i Santi e dalla stessa Regina dei Santi: la Santa Messa e il Santo Rosario quotidiani e la Confessione sacramentale settimanale. Teniamoci sempre lontani da queste insidie diaboliche e sempre più stretti ai Cuori di Gesù e di Maria!