San Giovanni Battista de La Salle (†1719), per l’amore che portava al glorioso Patriarca San Giuseppe, mise sotto la protezione di lui il suo Istituto dei Fratelli delle Scuole Cristiane, e cercò ogni mezzo per onorarlo e farlo onorare. Ne recitava ogni giorno le litanie, e raccomandava agli altri di fare lo stesso. Nella sua Congregazione la festa di San Giuseppe era una delle più solenni. Il Santo riuscì ad essere un fedele imitatore di San Giuseppe, di cui ammirava specialmente la sottomissione alla divina Provvidenza, l’obbedienza la vita nascosta e l’amore a Gesù e Maria. Nell’ultima malattia che ebbe, a misura che le sue forze scemavano, diceva: “Io spero che presto sarà liberato dall’Egitto per esser introdotto nella vera Terra promessa”. Intanto si avvicinava la festa di san Giuseppe, nella quale avrebbe volto celebrare la Santa Messa. La vigilia della festa, verso le dieci della sera, i dolori diminuirono e le forze gli ritornarono. Credeva di sognare. Così, al mattino si alzò e celebrò con disinvoltura i divini Miseri. La Comunità era fuori di sé per l’allegrezza e i figli gli domandavano consigli, come se fosse in salute. Dopo che ebbe soddisfatto alla loro pietà, però, ebbe una ricaduta. Dopo qualche giorno, raccomandata ai suoi religiosi la devozione a San Giuseppe, spirò, giungendo le mani e dando al Cielo il suo ultimo sguardo.
Proposito: recitare la preghiera A te o beato Giuseppe
(dal Messalino “La mia Messa: La Messa di ogni giorno”, Anno XII Vol. I, Frigento (AV), Casa Mariana Editrice, 2017, cit., pp. 416-417)
