Chiamato alla carità – San Luigi Guanella

San Luigi Guanella (†1915), da bambino, aveva una predilezione per la sorella Caterina. Con lei amava rifugiarsi nei cavi di roccia e divertirsi a mescolare il terriccio con acqua dicendo:”Quando saremo grandi faremo così la minestre per i poveri”. Verso i 6 anni il Signore gli diede un segno della sua futura missione. Il giorno della festa di san Giovanni Battista, era sceso in paese e il padre gli aveva comprato una confezione di dolci. Dovendo recarsi in chiesa per la Messa solenne, Luigi andò a riporla sopra una catasta di legna. Attesta egli stesso: “Non c’era persona viva: udii un batter secco di mani, sollevai lo sguardo, e vidi un vecchietto stendermi con pietà di occhi la mano. Era mingherlino, e aveva i capelli bianchi. Io, preso da timore, nascosi di fretta i dolci, rialzai lo sguardo, e il vecchio non c’era più. Ne provai una pena indicibile”. Allora non pensava affatto che un giorno lo avrebbe ritrovato nella persona di centinaia di infelici. A Como, nel 1881, infatti, fondò la Congregazione dei Servi della Carità e delle Figlie di Santa Maria della Provvidenza per prendersi cura delle necessità dei più poveri e degli afflitti. Gli era familiare il detto: “La miseria non basta soccorrerla, bisogna andarla a trovare” perché “chi dona al povero, riceve da Dio“. Secondo lui l’assistenza ai derelitti doveva essere “senza eccezioni”. Per suscitare l’interesse dei benestanti diceva loro che “Il Signore non fa fatica a procurare i mezzi necessari” per la costruzione di case e di chiese per i suoi poveri. Occorre solo avere fede! Le case che cominciano con niente sono quelle che prosperano. Vale più un grano di fiducia, che cento di provvidenza e di provvidenza umana. La mai forza è tutta in Dio; se il Signore vuole queste opere, mi aiuterà“.

Proposito: non fermarsi davanti alle difficoltà per compiere qualche opera buona, ma rivolgersi con fiducia alla divina Provvidenza.

(dal Messalino “La mia Messa: La Messa di ogni giorno”, Anno X Vol. IV, Frigento (AV), Casa Mariana Editrice, 2016, cit., pp. 131-132)