San Gioacchino e Sant’Anna

San Gioacchino e Sant’Anna sono i genitori di Maria Santissima.

Le notizie che abbiamo di questi due santi non provengono dalle Sacre Scritture, bensì dalla Tradizione. Ricordiamo che i due pilastri della religione cattolica sono il Magistero e la Tradizione. Il fatto che questi due personaggi non vengano nominati nelle Sacre Scritture non ci deve indurre a pensare che siano figure secondarie, bensì fa parte del segreto gelosamente custodito da Dio riguardo le origini di Maria Santissima che ha voluto custodirLa tutta in sè.

Il padre, San Gioacchino, appartiene alla stirpe regale di David, la stirpe da cui, secondo le Sacre Scritture, sarebbe nato il Messia. Il suo nome significa “preparazione del Signore” e svolgeva l’ufficio di sacerdote nel tempio di Gerusalemme.

La madre, Sant’Anna, discende dalla stirpe di Aronne. il suo nome significa “Grazia”. Ella, pregando ardentemente e offrendo sacrifici con suo marito, ottenne, dopo lunghi anni, la grazia di concepire l’Immacolata Vergine Maria.

Gioacchino era in preghiera, ritirato su un monte, mentre Anna pregava nell’intimo della loro casa, quando un Angelo, apparendo ai due sposi, predisse la nascita di Maria. Queste notizie sono testimoniate anche da San Epifanio, San Giovanni Damasceno e San Germano. Ricevuto il lieto annunzio i sposi si corsero in contro, come viene anche viene raffigurato tradizionalmente nell’arte sacra.

San Gioacchino e Sant’Anna ebbero il grazia insuperabile di educare, nutrire, proteggere e ammaestrare la piccola Maria nei suoi primi anni di vita. Furono loro ad insegnare a Maria le prime preghiere, la Legge di Dio e la Promessa della venuta del Salvatore in riparazione alla caduta di Adamo ed Eva, così, sin dalla tenere età, per grazia particolare, la Vergine Maria iniziò a desiderare la venuta del Messia: quale gioia e commozione al cuore di Dio dovevano far provare le preghiere di questa piccola Bambina che le sarebbe divenuta Madre! San Gioacchino e Sant’Anna sono un fulgido esempio per quei genitori che non istruiscono e non fanno conoscere, sin dalla più tenera età, ai loro figli i precetti di Dio, venendo così meno al compito, affidato loro da Dio stesso e accettato sotto promessa nel momento del Rito del Matrimonio, di istruire i figli secondo la Legge di Cristo e della sua Chiesa.

La Vergine Maria fu la prima creatura che fece voto totale di castità, prima di Lei non esisteva questa forma di vita religiosa perfetta in cui si dedica totalmente la propria vita a Dio. I stessi suoi genitori, per Divina Provvidenza, fecero promessa che, nel caso in cui Dio gli avrebbe concesso la grazia di un figlio, sarebbe stato offerto in sua gloria, fu per questo che Maria sin dalla più tenere età, 4 anni circa, fu condotta al Tempio. Eroico gesto, quale dolore e quale sacrificio sopportati da questi santi genitori! Che sia da monito a tutti quei genitori che, per puro egoismo e per vana gloria, impediscono i propri figli di consacrarsi interamente a Dio ostacolando così il perfetto disegno di amore che il Signore ha su di ognuno di noi.

San Gioacchino e Sant’Anna morirono poco dopo l’Annunciazione dell’Arcangelo Gabriele, nonostante il dolore, Maria era serena, sapeva che i suoi genitori avevano compiuto umilmente e silenziosamente la missione affidatogli da Dio: dare all’umanità la Madre del Salvatore. Possiamo solo immaginare con quale gioia e affettò Gesù, disceso nel limbo dei Padri il giorno del Sabato Santo, andò incontro ai genitori della Madre sua.

Chiediamo l’intercessione di questi potenti Santi per le nostre famiglie, il nostro matrimonio, i nostri figli e per tutte le necessità di cui necessitiamo, sicuramente la Vergine Maria e Gesù Bambino non potranno rifiutarsi di esaudire le richieste di San Gioacchino  e Sant’Anna!

FONTI BIBLIOGRAFICHE
Rita M. ROSSI, “I SANTI E LA MADONNA I”,  FRIGENTO (AV), CASA MARIANA EDITRICE, pp. 12-20